La ballata del sacco di Prato
Produzione: Alifer, Dirty Poet Films, Produzioni dal Basso
Regia Mirco Rocchi
Assistente alla regia Claudia Usai
Costumi Sartoria Monaco
Post-produzione e editing Giacomo Metelli Giovanni Pucci – Vertigo Firenze
Effetti Alessio Zara
Musiche originali Fabrizio Mocata
Fonico di presa diretta Manuela Patti
Trama: Prato, 29 agosto 1512. Un terribile destino incombe sulla piccola città satellite della Signoria di Firenze. I Medici, scacciati dopo la morte di Lorenzo il Magnifico, hanno ora trovato un’intesa con il Papa, l’Imperatore e il Re di Spagna. Appoggiati dai soldati mercenari spagnoli della Lega Santa, per mettere sotto ricatto la Repubblica fiorentina, finiranno per saccheggiare Prato. Ne faranno le spese migliaia di cittadini inermi. La strage, le torture e i rapimenti sono ben documentati ma l’evento presenta ancora molti lati oscuri. Persino sul numero delle vittime vi sono pareri discordi: furono davvero 6000? Il film, intrecciando documentario e fiction, ripercorrerà questi fatti, seguendo Stefania, una regista teatrale pratese che oggi, a 500 anni di distanza, vuole raccontare questo drammatico evento in una città con la ‘memoria ferita’. Dopo il casuale ritrovamento a Londra di un poema inedito sul sacco di Prato, Stefania cercherà l’aiuto di uno scrittore inglese. Egli, affascinato dall’Italia e dal Rinascimento, la raggiungerà in Toscana per consultare esperti e documenti storici e realizzare il copione, mentre Stefania fra dubbi ed ostacoli, tenta di allestire lo spettacolo.